Superbonus e Allaccio Enel: Chiarimenti sulla Comunicazione del 13 Marzo 2023
Il 13 marzo 2023, Enel Distribuzione ha inviato un'email ai clienti con una pratica in corso per il Superbonus, generando dubbi e preoccupazioni. Il messaggio invitava gli utenti a completare i passaggi necessari per l’allacciamento alla rete elettrica, specificando che Enel ha, per normativa, 10 giorni lavorativi per effettuare il collegamento una volta conclusa la pratica. Tuttavia, l'aspetto che ha scatenato maggiore allarme riguarda un’indicazione errata riportata nel preambolo della comunicazione.
L’Errore nella Comunicazione di Enel: Serve Davvero la Convenzione GSE entro il 31 Marzo?
Nella parte iniziale della sua email, Enel si è rivolta a chi ha installato un impianto fotovoltaico con Superbonus per una casa unifamiliare, affermando che entro il 31 marzo 2023 sarebbe stato obbligatorio avere la convenzione GSE. Questo passaggio ha generato un vero e proprio panico tra i beneficiari del Superbonus, dato che la scadenza risultava troppo ravvicinata per molti.
Tuttavia, questa affermazione non è corretta. La normativa stabilisce chiaramente che l’unico termine essenziale da rispettare per il Superbonus sulle unifamiliari al 31 marzo 2023 riguarda i pagamenti delle spese sostenute per i lavori, e non la convenzione GSE o l’allaccio dell’impianto. Questo significa che la mancata attivazione della convenzione entro questa data non compromette l’accesso agli incentivi.
Cosa Dice la Legge sul Superbonus per le Unifamiliari?
Secondo la normativa in vigore, i proprietari di abitazioni unifamiliari possono beneficiare della detrazione fiscale del Superbonus 110% a condizione che le spese per i lavori siano effettivamente sostenute entro il 31 marzo 2023. Ciò significa che:
- Non è necessario avere la convenzione GSE entro questa data.
- Non è obbligatorio completare l’allacciamento dell’impianto fotovoltaico entro il 31 marzo.
- La detrazione spetta a chi ha pagato le spese entro la scadenza prevista.
Pertanto, l’informazione diffusa da Enel Distribuzione ha generato confusione tra i beneficiari, portando molti a temere di perdere l’accesso agli incentivi.