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Fotovoltaico gratis con pompa di calore e cappotto termico: anche senza Irpef!

12/08/2020

Ecobonus 110%: Come ottenere il fotovoltaico a costo zero e riqualificare il tuo immobile

Se fino a pochi anni fa l’idea di installare un impianto fotovoltaico e realizzare interventi di riqualificazione energetica senza spendere un capitale sembrava quasi utopica, oggi, grazie al Superbonus 110% (spesso chiamato anche Ecobonus 110%), è diventata una realtà alla portata di molti. Questa importantissima misura fiscale, introdotta dal cosiddetto Decreto Rilancio, permette infatti di recuperare più del totale dei costi sostenuti (il 110%, appunto) per determinati lavori volti a migliorare l’efficienza energetica di abitazioni singole e condomini.

In questa guida di oltre 2000 parole vedremo:

  • Che cos’è l’Ecobonus 110% e in che modo può coprire i costi di installazione di un impianto fotovoltaico.
  • Quali interventi trainanti (ad esempio il cappotto termico e la sostituzione della caldaia) consentono di accedere al Superbonus.
  • Come funziona la cessione del credito e lo sconto in fattura, anche per chi non ha liquidità immediata o capienza fiscale.
  • Quali sono i requisiti tecnici e le tempistiche indicate nelle linee guida dell’Agenzia delle Entrate.
  • Perché il fotovoltaico con accumulo oggi è ancora più conveniente.
  • Come richiedere preventivi gratuiti per il fotovoltaico e valutare le migliori soluzioni per il tuo immobile.

Se sei interessato ad approfondire ulteriormente il tema degli impianti e delle ristrutturazioni in ambito energetico, ti invitiamo inoltre a consultare:

Troverai altri articoli, guide e consigli utili per scegliere le soluzioni più adatte alle tue esigenze.


1. Panoramica sull’Ecobonus 110%

L’Ecobonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio che consente di detrarre in cinque anni il 110% delle spese sostenute per determinati interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico. In alternativa, grazie alla possibilità di cessione del credito o sconto in fattura, diventa possibile realizzare i lavori pressoché a costo zero, delegando la gestione del credito a banche o a soggetti terzi.

1.1 Interventi trainanti

Per avere diritto al Superbonus 110%, occorre effettuare almeno uno dei cosiddetti interventi trainanti:

  1. Isolamento termico dell’involucro (cappotto o copertura di almeno il 25% della superficie disperdente lorda).
  2. Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti, ad esempio l’installazione di una caldaia a condensazione o una pompa di calore ad alta efficienza.
  3. Interventi di miglioramento sismico (Sismabonus), in zone a rischio sismico.

Se si realizza almeno uno di questi lavori, gli interventi trainati (tra cui l’installazione di impianti fotovoltaici, con o senza accumulo, e le colonnine di ricarica per auto elettriche) diventano ammissibili al 110%.

1.2 Il miglioramento di almeno due classi energetiche

Un requisito essenziale per accedere all’Ecobonus 110% è il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o, qualora non sia possibile raggiungere due classi, il conseguimento della classe energetica più alta. Questo risultato deve essere certificato dall’APE (Attestato di Prestazione Energetica) pre e post intervento.


2. Fotovoltaico al 110%: Come funziona

Uno dei punti di maggiore interesse del Superbonus è la possibilità di installare un impianto fotovoltaico a costo zero. Ma in che modo ciò è possibile?

  1. Fotovoltaico come intervento trainato: per rientrare nell’Ecobonus 110%, il fotovoltaico deve essere abbinato a uno degli interventi trainanti, tipicamente il cappotto termico o la sostituzione della caldaia.
  2. Soglia di spesa: il tetto di spesa massimo per il fotovoltaico rientra tra quelli stabiliti dalla normativa (generalmente 48.000 euro, ma da verificare in base al numero di unità e alla tipologia di intervento).
  3. Cessione al GSE: per godere dell’Ecobonus, l’energia non autoconsumata in sito dev’essere ceduta al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) attraverso il meccanismo dello Scambio sul Posto o del Ritiro Dedicato.
  4. Non cumulabilità: l’incentivo del 110% non è cumulabile con altri regimi di incentivazione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. Se non si riesce ad accedere al 110%, rimane la possibilità della detrazione 50% (anch’essa con cessione del credito o sconto in fattura).

Attenzione: Se stai pensando di installare soltanto un impianto fotovoltaico senza fare un cappotto termico o sostituire la caldaia, potresti non accedere al 110% (salvo i casi in cui subentri anche un intervento antisismico). In questi casi, si potrà sempre ricorrere alla detrazione al 50%.


3. I requisiti dell’Agenzia delle Entrate

Le linee guida dell’Agenzia delle Entrate, con le varie circolari esplicative (per esempio la Circolare n. 24 dell’8 agosto 2020), hanno chiarito molti aspetti operativi relativi all’Ecobonus 110%. Di seguito alcuni punti salienti:

  • Chi può richiedere il Superbonus: condomìni, persone fisiche (al di fuori di attività d’impresa, arti e professioni), Istituti Autonomi Case Popolari (IACP), cooperative di abitazione a proprietà indivisa, ONLUS, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e soggetti assimilabili.
  • Seconde case: ammesse, entro un limite di due unità immobiliari a persona, purché non rientrino nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8, A/9).
  • Comunicazioni: la comunicazione per lo sconto in fattura o la cessione del credito deve essere inviata telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.
  • Partita IVA: il Superbonus è utilizzabile per l’abitazione privata del titolare di Partita IVA, ma non per gli immobili strumentali di un’impresa se non in un condominio a prevalente destinazione residenziale.

4. Come ottenere davvero un impianto fotovoltaico a costo zero

La domanda più frequente è: “Ma è davvero possibile avere il fotovoltaico gratis?” La risposta è sì, ma con alcune condizioni e accorgimenti:

  1. Cessione del credito o sconto in fattura: se non si ha sufficiente capienza fiscale o liquidità per anticipare i costi, è possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura. In pratica, l’impresa che effettua i lavori si accolla il credito fiscale, e tu non paghi o paghi solo una minima parte.
  2. Miglioramento di almeno due classi energetiche: per accedere al Superbonus, l’edificio deve fare un salto di almeno due classi energetiche complessive. Di solito, l’intervento trainante (cappotto o sostituzione impianto di riscaldamento) permette di raggiungere questo obiettivo.
  3. Adeguata documentazione: l’asseverazione di un tecnico abilitato, l’APE pre e post intervento e le comunicazioni all’Enea/AdE sono step fondamentali.

In molti casi, la maggior parte delle famiglie riesce a coprire interamente la spesa dell’impianto fotovoltaico con l’incentivo al 110%, sempre che siano rispettati i requisiti specifici.


5. Fotovoltaico condominiale: come funziona il Superbonus 110%

Per un condominio, le regole non cambiano molto, ma bisogna considerare che:

  • Gli interventi di coibentazione di almeno il 25% della superficie disperdente e la sostituzione dell’impianto di riscaldamento centralizzato vengono definiti interventi trainanti.
  • L’installazione di un impianto fotovoltaico sulle parti comuni diventa ammissibile al 110% se eseguita contestualmente a uno degli interventi trainanti.
  • È richiesta l’approvazione dell’assemblea condominiale. La deliberazione richiede un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio (ex art. 119 c.9-bis, D.L. 34/2020, convertito con Legge n.77/2020).

5.1 Criteri di ripartizione

Il credito o il costo dell’intervento viene suddiviso in base ai millesimi di proprietà, salvo accordi differenti presi in sede di assemblea. Ciò significa che anche l’impianto fotovoltaico condominiale può essere gestito come servizio comune, con eventuale autoconsumo collettivo o ripartizione dei benefici.


6. Opportunità del fotovoltaico con accumulo nel 2023-2024

L’installazione di un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo sta guadagnando popolarità perché consente di:

  • Aumentare l’autoconsumo di energia prodotta (fino al 70-80%).
  • Ridurre la bolletta elettrica (il risparmio può superare il 70-80% a seconda dei consumi e delle batterie installate).
  • Disporre di un minimo di energia anche in caso di black-out, a patto di avere un sistema che lo consenta (funzionamento in isola).

Quando conviene l’accumulo?

  • Se hai consumi medio-alti e la casa è spesso vuota di giorno.
  • Se hai intenzione di abbinare la pompa di calore e vuoi ridurre o eliminare l’utilizzo di gas.
  • Se prevedi di incrementare i consumi elettrici a breve (ad esempio per la ricarica di un’auto elettrica).

Grazie all’Ecobonus 110%, i costi per l’installazione delle batterie diventano significativamente più gestibili, poiché rientrano tra gli interventi trainati (solo se eseguiti insieme a cappotto o sostituzione caldaia, come spiegato).


7. Quali sono i migliori pannelli fotovoltaici sul mercato

La scelta dei pannelli fotovoltaici incide molto sul rendimento complessivo dell’impianto. Tra i brand di alta qualità troviamo:

  • SunPower: altissime prestazioni, efficienza fino al 22% e garanzia sul prodotto tra le più lunghe sul mercato.
  • Qcells: leader nel settore, apprezzati per il buon rapporto qualità/prezzo.
  • LG: pannelli ad alta efficienza con design curato e garanzie di lunga durata.
  • Panasonic: tecnologie all’avanguardia, ottimi valori di resistenza al calore.
  • REC: soluzioni di fascia medio-alta, particolare attenzione alla robustezza e all’efficienza nel tempo.
  • Sharp, BenQ, Viessmann, FuturaSun, Aleo, EXE, e molti altri, possono essere preferibili in specifiche condizioni, valutando potenza, efficienza, dimensione e clima della zona di installazione.

Prima di decidere, è sempre consigliabile richiedere preventivi gratuiti a più installatori e valutare la soluzione migliore in base alle caratteristiche del tetto (orientamento, inclinazione, superficie disponibile) e ai propri consumi.


8. La procedura passo-passo per accedere al Superbonus 110%

Di seguito un elenco delle principali fasi operative:

  1. Analisi energetica preliminare: un tecnico abilitato o un ingegnere specializzato effettua una diagnosi energetica dell’edificio per capire quali interventi trainanti sono necessari (cappotto, sostituzione caldaia, pompa di calore, ecc.) e se c’è margine per installare il fotovoltaico o altri interventi trainati.
  2. APE pre intervento: si redige l’Attestato di Prestazione Energetica per stabilire la classe di partenza.
  3. Progetto e computo metrico: si definisce un progetto dettagliato dei lavori e il relativo costo (preventivo), comprensivo del fotovoltaico, delle batterie di accumulo e di eventuali altre opere.
  4. Pratiche edilizie: si presentano le pratiche edilizie necessarie presso il Comune di appartenenza (ad esempio CILA Superbonus).
  5. Inizio lavori: viene avviato il cantiere. Se si opta per lo sconto in fattura, l’impresa applicherà direttamente la riduzione del prezzo. Se invece si sceglie la cessione del credito, ci si accorderà con una banca o con un intermediario finanziario.
  6. APE post intervento: a lavori ultimati, il tecnico redige il nuovo APE per verificare il salto di due classi energetiche o il raggiungimento della classe più alta possibile.
  7. Comunicazioni Enea e AdE: si trasmettono all’Enea e all’Agenzia delle Entrate la documentazione di fine lavori.
  8. Detrazione: se hai capienza fiscale, potrai detrarre il 110% della spesa in 5 anni (nei limiti di legge). In caso di cessione del credito o sconto in fattura, avrai già beneficiato dell’agevolazione.

9. Domande frequenti (FAQ) sul Superbonus 110% e il fotovoltaico

1. Posso usufruire dell’Ecobonus 110% se ho una villetta bifamiliare o trifamiliare?
Sì, la misura è aperta anche alle villette bifamiliari, trifamiliari e in generale alle unità immobiliari “funzionalmente indipendenti e con accesso autonomo dall’esterno”. Occorre sempre effettuare un intervento trainante (cappotto, sostituzione impianto di riscaldamento) e rispettare il miglioramento di almeno due classi energetiche.

2. Che succede se non riesco ad arrivare a due classi energetiche in più?
In questo caso, occorre dimostrare di aver raggiunto la classe energetica più alta possibile. Se ciò non è possibile, potrebbe venire meno il diritto al Superbonus 110%. Si può comunque optare per altre detrazioni minori (ad esempio il 65% o il 50%).

3. Devo per forza installare il cappotto termico per mettere il fotovoltaico al 110%?
Non necessariamente. Il fotovoltaico rientra al 110% anche se abbini la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale (es. vecchia caldaia a gasolio o a gas) con pompe di calore, impianti ibridi o caldaie a condensazione. Anche gli interventi antisismici possono fungere da trainanti.

4. È vero che, grazie alla cessione del credito, non devo anticipare nulla?
In molti casi sì, se trovi un’impresa o un fornitore che accetta lo sconto in fattura totale. Oppure se una banca o un intermediario finanziario si fa carico dell’intero credito in cambio di un corrispettivo. Dovrai comunque stipulare un contratto e verificare le condizioni, poiché non tutte le imprese offrono l’intero importo a zero anticipo.

5. Quanta potenza fotovoltaica posso installare con il Superbonus 110%?
In genere è coperto l’impianto fino a 20 kW, con un tetto di spesa di 48.000 euro. Per impianti più grandi o per esigenze particolari bisogna verificare caso per caso, tenendo conto anche del dimensionamento dell’impianto di accumulo.

6. Come faccio a scegliere tra scambio sul posto e ritiro dedicato?
Il meccanismo dello scambio sul posto è di solito preferibile per gli impianti residenziali, poiché compensa i prelievi di energia con l’energia immessa in rete, riducendo la bolletta. Il ritiro dedicato invece prevede la vendita diretta dell’energia al GSE, ma è più comune in ambito commerciale.

7. Quali sono le tempistiche per accedere al 110%?
Le scadenze sono state prorogate diverse volte. Per le unifamiliari la scadenza generale era fissata (salvo ulteriori proroghe o modifiche) al 31 dicembre 2022 con aliquote progressivamente ridotte negli anni successivi, ma le villette e i condomini possono avere estensioni ulteriori in base alle normative aggiornate. È fondamentale verificare sempre gli ultimi decreti e circolari ministeriali per avere indicazioni chiare sulle scadenze effettive.

8. Se non rientro nel 110%, c’è un’altra agevolazione per il fotovoltaico?
Sì, la legge italiana prevede la detrazione del 50% per ristrutturazioni edilizie, che copre anche l’installazione del fotovoltaico, con la possibilità di optare per sconto in fattura o cessione del credito. Non si tratta del 110%, ma è comunque una riduzione del costo molto interessante.

9. Serve un’autorizzazione specifica del Comune per installare il fotovoltaico sul tetto?
Di solito, per un’installazione residenziale standard, è sufficiente una comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) o edilizia libera in base alle normative regionali. In caso di edifici vincolati, centri storici o zone di interesse paesaggistico, possono servire permessi speciali.

10. È possibile utilizzare la cessione del credito anche se sono un contribuente forfettario o a cedolare secca?
Sì, il Decreto Rilancio ha esteso la possibilità di usufruire del credito di imposta anche a chi non è soggetto IRPEF o ha un’imposta sostitutiva, purché abbia comunque un reddito imponibile.


10. Perché conviene richiedere più preventivi e confrontarli

Quando si tratta di interventi così importanti, come l’installazione di impianti fotovoltaici e le opere di efficientamento energetico, è sempre consigliato richiedere più preventivi. Questo ti consente di:

  • Confrontare i prezzi e scoprire eventuali differenze di costo tra i diversi fornitori.
  • Valutare le diverse tecnologie (pannelli, inverter, batterie) e le garanzie proposte.
  • Comprendere meglio i tempi di realizzazione dei lavori e i servizi inclusi (assistenza, manutenzione, pratiche amministrative).

Ricorda che puoi trovare un supporto mirato sul fotovoltaico, sulle ristrutturazioni e su tutto ciò che riguarda l’impiantistica consultando i link:

Inoltre, attraverso il nostro servizio, potrai richiedere preventivi gratuiti per confrontare le proposte di diverse aziende della tua zona. Un tecnico valuterà la conformazione del tuo edificio, le tue necessità e ti consiglierà soluzioni personalizzate.


11. Consigli pratici per massimizzare i vantaggi del fotovoltaico con il Superbonus 110%

  1. Ottimizzare i consumi: valuta l’uso di elettrodomestici in fasce orarie diurne, quando l’impianto produce energia.
  2. Sfruttare la pompa di calore: l’abbinamento tra fotovoltaico e pompa di calore consente di eliminare (o ridurre drasticamente) la necessità del gas metano.
  3. Puntare su un accumulo dimensionato: scegli la capacità di storage in base ai tuoi consumi reali; un accumulo sovradimensionato è uno spreco, mentre uno troppo piccolo potrebbe non coprire i fabbisogni notturni.
  4. Monitorare i consumi: installa un sistema di monitoraggio energetico per capire come e quando consumi energia, così da ottimizzare le abitudini e aumentare l’autoconsumo.
  5. Manutenzione regolare: un impianto fotovoltaico richiede poche attenzioni, ma una pulizia periodica dei pannelli e un check annuale possono mantenere costante la resa.

12. Oltre il fotovoltaico: altri interventi di riqualificazione energetica

Il Decreto Rilancio punta a incentivare interventi di carattere più ampio. Se vuoi migliorare ancora l’efficienza del tuo immobile, puoi considerare:

  • Sostituzione degli infissi: per ridurre le dispersioni termiche.
  • Caldaie ibride: combinazione di pompa di calore e caldaia a condensazione.
  • Solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria.
  • Ventilazione meccanica controllata (VMC) per un ricambio dell’aria con recupero di calore.
  • Sistemi di domotica per gestire smart le temperature e i consumi.

Tutti questi lavori, se abbinati agli interventi trainanti, rientrano nel pacchetto Ecobonus, e possono portare a un notevole salto di classe energetica.


13. Conclusioni

L’Ecobonus 110% rappresenta un’occasione irripetibile per riqualificare energeticamente immobili residenziali (prime e seconde case in determinate condizioni) e condomini, ottenendo vantaggi notevoli in termini di risparmio in bolletta e aumento del valore dell’immobile stesso. La possibilità di installare un impianto fotovoltaico, abbinato magari a una batteria di accumulo, e di coprire totalmente (o quasi) i costi tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito, rende queste operazioni alla portata di un pubblico sempre più ampio.

La chiave per procedere con successo consiste in:

  • Rivolgersi a tecnici qualificati in grado di verificare i requisiti e attestare il salto di classe energetica richiesto.
  • Richiedere preventivi gratuiti a più aziende per valutare costi, soluzioni tecnologiche, marche di pannelli e inverter.
  • Mantenere una documentazione accurata e affidarsi a professionisti che ti seguano nelle pratiche con l’Enea, l’Agenzia delle Entrate e gli enti locali.

Grazie a questa iniziativa, puoi non solo risparmiare sulla bolletta ma anche contribuire alla transizione energetica e alla riduzione delle emissioni di CO?. Un investimento sul futuro, che diventa ancora più vantaggioso perché sostenuto da una robusta detrazione fiscale.


FAQ Aggiuntive sul Fotovoltaico e sull’Ecobonus 110%

D. Quanti pannelli fotovoltaici mi servono?
R. Il dimensionamento dipende dai consumi elettrici annuali della tua abitazione. In media, per ogni 1.000 kWh di consumo annuo, si consiglia circa 1 kWp di potenza installata. Un impianto da 3 kWp richiede circa 10-12 metri quadrati di spazio sul tetto.

D. Posso abbinare un sistema di accumulo a un impianto già esistente e rientrare nel 110%?
R. In linea di principio, se l’accumulo è installato contestualmente a un intervento trainante che garantisce il salto di due classi, è possibile. Bisogna però verificare la compatibilità con il tuo impianto preesistente e le condizioni tecniche.

D. Quanto dura in media un impianto fotovoltaico?
R. La durata media di un impianto supera i 25 anni, con una riduzione graduale di efficienza. Molti produttori garantiscono l’80-90% della potenza nominale dopo 25 anni. Gli inverter vanno invece sostituiti di solito ogni 10-15 anni.

D. Se installo il fotovoltaico con il 110%, posso accedere anche agli incentivi del Conto Energia?
R. No, gli incentivi del Conto Energia non sono più disponibili dal 2013. Inoltre, l’attuale regime del 110% non è cumulabile con altre agevolazioni specifiche per la produzione di energia, se non quelle previste dall’energia ceduta al GSE.

D. È possibile usufruire dell’Ecobonus 110% in zone soggette a vincolo paesaggistico?
R. Sì, ma occorre richiedere l’autorizzazione paesaggistica. In alcuni casi, potrebbero esserci limitazioni stringenti su dove e come collocare i pannelli.


Speriamo che questa guida ti abbia fornito tutte le informazioni necessarie per capire come sfruttare al meglio il Superbonus 110% e installare il tuo impianto fotovoltaico (magari con accumulo) senza costi aggiuntivi o quasi. Per ulteriori approfondimenti e per ottenere preventivi dettagliati dai migliori professionisti del settore, ti consigliamo di consultare i seguenti link:

 

Ricorda: il momento di agire è ora. Approfitta di queste agevolazioni uniche per valorizzare la tua abitazione, risparmiare in bolletta e contribuire a un futuro energetico più sostenibile.

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