
Incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili nelle aree industriali del Sud Italia e potenziare le infrastrutture per accogliere quote sempre maggiori di energia pulita, contribuendo alla transizione energetica del Paese.
È l’obiettivo del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di concerto con il Ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, recentemente pubblicato.
Il DM 341 dell’8 ottobre 2024 stabilisce i criteri di selezione degli investimenti destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici e all’ammodernamento delle reti di distribuzione e trasmissione dell’energia nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia:
a) nelle aree industriali, produttive e artigianali localizzate nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, anche termica, destinata all’autoconsumo delle imprese, anche in abbinamento a sistemi di accumulo di piccola e media taglia;
b) all’incremento del grado di capacità della rete di distribuzione e di trasmissione di accogliere quote crescenti di energia da fonte rinnovabile, nonché allo sviluppo dei sistemi di stoccaggio intelligenti.
Fotovoltaico in aree industriali del Sud Italia
Il decreto avvia il processo per l’attivazione degli investimenti previsti dalla priorità 2 ‘Promuovere le energie rinnovabili’ del Programma nazionale ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale nell’ambito delle Politiche di Coesione del periodo 2021-2027.
Gli investimenti finanziabili riguardano due ambiti principali:
- Produzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo: le imprese localizzate in aree industriali, produttive e artigianali con oltre 5.000 abitanti potranno installare impianti fotovoltaici o termo-fotovoltaici, prioritariamente su edifici esistenti destinati all’attività produttiva o su strutture pertinenziali. Gli impianti potranno essere integrati con sistemi di accumulo di piccola e media taglia per consentire l’autoconsumo differito dell’energia prodotta.
- Potenziamento della rete elettrica: sono previsti interventi per migliorare la capacità della rete di distribuzione e trasmissione nell’accogliere quantità crescenti di energia rinnovabile. Si incentiverà lo sviluppo di smart grid e di sistemi di stoccaggio avanzati, oltre al completamento di operazioni già avviate nel precedente ciclo di programmazione 2014-2020.
Per l’attuazione degli interventi, il decreto prevede un finanziamento complessivo di 1.062.675.000 euro, ripartito in:
- 262 milioni di euro per gli impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo aziendale;
- 800,6 milioni di euro per la modernizzazione della rete di distribuzione e trasmissione.
Questi fondi provengono dal PN RIC 2021-2027 e verranno gestiti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in qualità di Organismo Intermedio.
Impianti fotovoltaici su edifici
Le imprese di qualsiasi dimensione, escluse quelle operanti nei settori del carbone, della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, potranno presentare progetti per impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo. La priorità sarà data a impianti realizzati su edifici esistenti o strutture pertinenziali destinate stabilmente all’attività produttiva.
Per gli interventi sulla rete elettrica, i finanziamenti saranno riservati ai concessionari del pubblico servizio di distribuzione e trasmissione dell’energia elettrica, con progetti coerenti con i piani di sviluppo nazionali ed europei. Saranno ammissibili anche operazioni già avviate nel Programma Operativo Nazionale “Imprese e Competitività” 2014-2020.
Fotovoltaico in aree industriali del Sud Italia
L’iniziativa è strategica per l’incremento della produzione di energia rinnovabile nel Sud Italia e mira a rafforzare l’autonomia energetica delle imprese, migliorando al contempo l’efficienza della rete elettrica. Inoltre, il decreto si allinea con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC) e con le strategie di decarbonizzazione a lungo termine dell’Italia.
L’attuazione degli interventi avverrà attraverso bandi pubblici, che saranno pubblicati seguendo le disposizioni del PN RIC 2021-2027 e le normative europee in materia di aiuti di Stato.
Il decreto segna un’importante opportunità per le imprese del Sud Italia di investire nella transizione energetica e nell’innovazione tecnologica legata alle fonti rinnovabili.